| | | OFFLINE | Post: 373 | Registrato il: 23/07/2011 | Sesso: Maschile | CAPITANO | |
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Per i ragazzini del Noto è stato un bel regalo di Natale giocare contro i più grandi dell'Akragas.
Ormai in vacanza dalla scuola, sono venuti in gita-premio nell'attesa che la dirigenza notese ricostituisca la squadra che sta ben figurando in questo girone della serie D. Va da sè che tutto questo rompere e ricostruire appare inspiegabile se si pensa che nel pomeriggio, mentre giocavano quelli della scuola media, a Noto tesseravano i primi arrivati del girone di ritorno. Mah, valli a capire. Alla fine li abbiamo applauditi, i ragazzini, e loro, contentissimi hanno risposto al nostro indirizzo, orgogliosi di aver difeso i loro colori, già ben sostenuti da un gruppo Ultras sufficientemente coriaceo.
Si intuisce che della partita non c'è granché da dire se non che Saraniti ci deve spiegare come ha sbagliato quella palla al 10' del primo tempo. Era da solo Lui e la porta di fronte, a non più di tre metri, vuota dell'estremo difensore, difensore si fa per dire. Lui riceve la palla e piuttosto che appoggiarla tranquillamente in porta la spedisce alta sopra la traversa, tre mesi sopra il cielo.
Immaginerete i nostri commenti e la faccia a terra di Saraniti. Non mi venite a raccontare che è colpa del terreno di gioco perchè non ci credo. E' come se l'acqua che scende dal rubinetto invece di dirigersi verso il tubo facesse una bella curva e bagnasse lo specchio dove ci guardiamo per fare la barba. In buona sostanza si è parlato di questa impresa di Saraniti per un buono quarto d'ora anche perchè della partita non c'era niente da dire. Anzi abbiamo pensato che forse era il caso di arrestarci sul 5 a 0 perchè non era proprio il caso e quindi il dibattito è scivolato sul punteggio d'arresto e se Vitale avrebbe giocato nel secondo tempo.
Ma un altro interessante argomento di discussione era la temporanea sconfitta del Savoia in quel di Messina, risultato che ovviamente ci ha tenuto sulle spine fino alla fine dato che all'ultimo minuto di gioco quei quattro marpioni hanno pareggiato e in Tribuna si è subito trasformato il clima, da natalizio che era ci siamo un pò tutti imbufaliti ed ora siamo costretti a confessarci e a fare la Comunione.
Nel frattempo quelli che ancora la Prima Comunjone non l'hanno neppure fatta mangiavano i Kinder e le merendine dell'Eurospin graziosamente donati dal Governo provvisorio del Noto Calcio. Inutile dire che hanno buttato tutte le cartacce sul terreno di gioco e adesso il Sindaco pensa ad una multa per rimpolpare le asfittiche casse del Comune di Agrigento. Sembra che saremo salvati dai ragazzini del Noto. Nel frattempo quei quattro marpioni del Savoia avevano segnato il secondo goal e già il Cielo si offuscava per una giustificabile reazione del Padreterno alle nostre parolacce, chiamamole così.
Per fortuna Bonaffini si è ripreso e se ne è andato fino alla Curva Sud a saltare cantando "Bonaffini uno di Noi" Speriamo che i legamenti crociati più famosi di Agrigento non abbiano risentito di questo sforzo, ma posso assicurare che Mister Rigoli lo guardava come ha guardato Saraniti dopo che ha sbagliato la palla di prima, al 10' del primo tempo.
I Nostri intanto se la giochicchiavano al centro del campo e quando non ne potevano più restituivano la palla al portiere del Noto, manovra dovuta anche per farli giocare. Solo che loro la perdevano subito e Noi eravamo costretti a giocare di nuovo. Allora alcuni di Noi hanno pensato bene che era meglio andare a fare la spesa al Supermercato.
Eppoi quei quattro marpioni del Savoia, che con tutta evidenza ce l'hanno con Noi dell'Akragas, mentre l'arbitro inspirava l'ossigeno per fischiare il termine della partita, vanno a pareggiare per non fare un Natale senza tredicesima, mentre Noi andiamo a tre punti niente male, anche se due erano meglio.
A Gennaio loro vanno a Torrecuso mentre Noi ce la vediamo di nuovo con i rigoristi del Pomigliano. Magari li ripigliamo, tanto a Torrecuso è un derby, e poi all'Esseneto li superiamo in volata al cospetto di 7000 spettatori, per incominciare bene il 2014.
Ai ragazzini del Noto auguro di studiare e di essere promossi. A Tutti Noi auguro di resistere a questa terribile recessione economica che sembra più che altro una guerra nucleare.
Per fortuna sono un tifoso dell'Akragas, a squatra cchiù beddra do munnu. Buon Natale, fratelli Akragantini !
Paolini.
Il commento di cui sopra e' copiato dal sito L'Altra Agrigento on line.
Godetevelo!
Forza Akragas ieri, oggi, domani e per sempre!
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