| | | OFFLINE | Post: 277 | Registrato il: 17/03/2006 | Sesso: Maschile | MAGGIORE | |
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Sono partito alla volta di Marcianise nella tarda serata di sabato. La gente, elegante e desiderosa di shopping, si affrettava a comprare gli ultimi regali mentre io me ne stavo con il mio giubbotto Lancia Team rosso in macchina ad aspettare il mio compagno di viaggio. Nel pomeriggio avevo fatto il pieno e controllato le gomme. Ho aggiunto un pò d'olio ( i Turbo soffrono, si sa) e il liquido per i lunotti. Sono pronto. L'aspettavo di fronte all'entrata della Curva Sud, mi sembrava doveroso, ma anche incoraggiante. da lì parti sparato in quinta, convinto del compito che ti attende, essere la Voce del Popolo Akragantino. Ma non io, Lui. Lo vidi arrivare dal lunotto posteriore, aveva già le cuffie alle orecchie, la sciarpa biancazzurra al collo e le mentine in gola. Era Maurizio, il radiocronista freelance, Gigante allo stato
puro, lo Stradario vivente del Mezzogiorno d'Italia.
In settimana mi aveva chiamato. RadioAlberoMaestro di Licata (AG) mi ha affidato l'incarico di trasmettere da Marcianise, vieni con me, mi disse. Non ci ho pensato due volte e siamo partiti, sgommando, alla volta della Campania.
Ci siamo fermati in numerosi Autogrill dell'Autostrada del Sole. Lo conoscevano tutti. Grandi pacche sulle spalle, complimenti all'Akragas Calcio per il suo primato, l'acquisto di Tiscione. In mille chilometri sapevano tutto dell'AkragasCalcio e di Noi, del popolo Akragantino e delle nostre speranze di approdare finalmente in Lega Pro.
Fanno tutti il tifo per Noi. Delle squadre campane non ne vogliono più sapere nulla. Ad ogni complimento per la sua Akragas, Maurizio gongolava, come se l'Akragas fosse Lui ed io, che ero con Lui, mi prendevo i complimenti di seconda mano. Una botta di vita !
L'auto andava fortissima e le curve neanche le vedevo. Ogni tanto telefonava o whattasappava qualcuno. Dove siete arrivati, chiedevano, non ti addormentare, si preoccupava qualche d'un altro.
E mentre io scalavo le marce per superare in velocità i mostruosi Tir che mi si proiettavano davanti, Maurizio, come un tenore nel suo stanzino nella anticamera del Teatro, provava le sue celebri frasi che lo hanno reso famoso e che io non oso ripetere, non essendone degno. Era un piacere ascoltarlo, ma nel frattempo mi premuravo di non fargli prendere fresco e di mantenere una temperatura ambiente adeguata. Mi ero pure portato una cassetta da pronto soccorso. Non si sa mai, una febbre improvvisa, un mal di gola, un inciampo di stomaco. Ho pure il thermos con il thè e il caffè, i panini, due giubbotti a vento per eventuali fermate sulla Sila. Lui ha due cellulari satellitari, due paia di cuffie e un microfono professionale. Sembra che stiamo cercando il corpo di Gheddafi o uno dei trenta latitanti più pericolosi d'Italia. Ma il tempo è buono e si annuncia l'anticiclone di Natale, la novità di quest'anno, l'anticiclone a Natale. Meglio così si va avanti a tutta birra.
Maurizio entra nel sito della ProgrediturMarcianise ( "che avanzi il Marcianise"). Hanno convocato cinque giocatori del 1996, quattro del 1995 e quattro del 1994, più sette anziani e fanno venti. A Noi sembra Regreditur piuttosto che Progreditur, praticamente sono senza panchina, o meglio, in panchina siedono solo juniores. Alzate bandiera bianca e dateci subito questi tre punti che a Noi servono come il pane.
Alla vista di questa Scuola Materna "Progreditur" Circolo Didattico di Marcianise, a Maurizio brillano gli occhi. Sogna già le reti Meloni, su passaggio di Arena Nicola e Filippo Tiscione. Vede le sberla da 40 metri di Longoni, Trofo che ingoia la riluttante erbetta del centrocampo, Baiocco che guarda irriverente e minaccioso il direttore di gara, Dentice che sguscia sulla fascia di sinistra, Vindigni che spacca la palla di testa, Lo Monaco che rilancia la palla finalmente di piede oltre il centro del campo.
E' quasi giorno, superiamo Napoli e il suo traffico convulso. Maurizio conosce vita, morte, miracoli e cazzate varie di tutti i 1996 del Marcianise, i titoli di studio di quelli del 1994 e gli abbandoni scolastici di quelli del 1995.
Telefonano quelli di RadioAlberoMaestro. Vogliono sapere come stiamo e come è trascorsa la notte. Si informano per le trasferte di Gioia Tauro e Montalto Uffugo. Figurati, arrivo fino a Caserta, che effetto mi può fare la Calabria. Tre ore a tavoletta. Per le trasferte del 2015 mi prenoto pure io.
"Buon pomeriggio, tifosi akragantini, è Maurizio che vi parla dallo Stadio Progreditur di Marcianise sulle onde di RadioAlberoMaestro. Permettetemi di ringraziare i nostri sponsors e di citarli tutti, uno per uno, perchè ci hanno consentito di essere qui e di raccontare questa partita per Voi...
Meloniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Goal di Maloniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii.
Sempre Vostro, Paolini. |