DAL CALENDARIO DI LIA CELI: CON REGISTI COSI' NON VINCEREMO MAI

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INES TABUSSO
00lunedì 2 gennaio 2006 23:03

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DUEMILASEI FRITTO!
Previsioni ad alta velocità per chi non ha le palle di cristallo (prima parte)

GENNAIO
Il primo saluto “urbi et orbi” (“Puon ano a tuti foi”) conferma che Benedetto XVI è davvero il papa delle sorprese: con lui la lingua ufficiale della Chiesa non è più l’italiano, ma l’altoatesino. La Befana, regala a Berlusconi un nuovo lifting e un nuovo trapianto di capelli, ma al buio la buona vecchina si confonde, e il premier si sveglia con un ciuffo da yeti sul naso e la nuca piena di silicone. Mario Draghi si insedia al comando di Bankitalia, sportivamente salutato dal suo predecessore Antonio Fazio: “Uocchie maluocchie, prezzemolo e finocchie, che te puorta disgrazie Palazzo Kocchie”…
Milano, magistrati sempre più in difficoltà di fronte all’intreccio tra finanza rossa e affari sporchi: per sbrogliare l’intrico Consorte-Gnutti viene convocato un pool di parrucchieri giamaicani esperti in dreadlocks.
Ferrovie, ennesimo episodio di degrado: su un Eurostar una passeggera viene morsa da uno scorpione. I vertici Trenitalia declinano ogni responsabilità: “Lo sanno tutti che lo Scorpione è aggressivo, la prossima volta la signora si sieda vicino a un Gemelli”.
Libri, lo psicologo Paolo Crepet pubblica il sequel del suo fortunato saggio “I figli non crescono più”, intitolato “Ma il mio conto in banca sì”.


FEBBRAIO
Torino, si aprono le Olimpiadi invernali, la manifestazione sportiva che meglio rappresenta un paese precipitato sottozero in tutti i settori. Tiepida la risposta del pubblico, che riempie gli spalti solo a metà: “Pazienza – replicano gli organizzatori – tanto l’altra metà non avevamo fatto in tempo a costruirla”. Molti spettatori che intendevano raggiungere il Piemonte in treno rinunciano dopo che una viaggiatrice viene aggredita da un grizzly nel vagone ristorante. “Impossibile – ribatte Trenitalia -, il grizzly non aggredisce mai per primo”. Emozionante la cerimonia dell’inaugurazione, specie quando i figuranti olimpici, scambiati per manifestanti anti-Tav, vengono caricati dai nuclei antisommossa inviati dal ministro Pisanu. Gli sciatori cinesi fanno incetta di medaglie, grazie a un’innovazione tecnica: salsa di soia al posto della sciolina. Ammiratissime le supersexy pattinatrici russe, allenate dal severo trainer Papponov, noto per trattenere il settanta per cento sulle medaglie guadagnate ogni giorno dalle sue atlete. Anche la politica si trasferisce sugli sci. Berlusconi: “Gli attacchi di Prodi sono intollerabili”. “Va bene – ribatte il Professore – comincerò a lanciargli gli scarponi”.

MARZO
Si surriscalda la battaglia elettorale, che vede da una parte centrodestra e centrosinistra, e dall’altra il Corriere della Sera impegnato a sputtanarli entrambi a giorni alterni. Appare chiaro l’obiettivo di via Solferino: creare in Italia un totale vuoto politico per poi lanciare il “Grande corso di politica” in venticinque volumi e altrettanti cd-rom che permetteranno agli italiani di governarsi comodamente da casa con la consulenza on-line di Paolo Mieli. Nei suoi comizi Berlusconi ripete che sarebbe catastrofico consegnare l’Italia agli ex comunisti, e stavolta gli italiani gli credono: basta guardare come hanno ridotto lui due ex comunisti come Ferrara e Bondi.
Prodi ormai ha la vittoria in tasca, ma si dimentica di tirarla fuori dalla tasca prima di consegnare i pantaloni alla lavasecco. Un boa constrictor tenta di strangolare un viaggiatore su un Eurostar, ma Trenitalia non si scompone: “Tutti gli scompartimenti sono muniti di flauto per incantare eventuali rettili”. Cronaca rosa, Lapo Elkann torna dall’Arizona finalmente sereno. “Sono ancora drogato marcio – spiega, felice - ma ho cambiato sesso”.

APRILE
Nel suo comizio finale, Berlusconi tira fuori l’ultima carta: “Prodi è un uomo eccezionale, intelligente e profondamente cristiano. Come potete essere così bastardi da appioppargli questa merda di Paese?” A questo argomento, i fan più sfegatati del Professore vacillano; in compenso, quelli di Berlusconi il 9 aprile votano in massa Prodi. Alta la percentuale degli astenuti, il cui numero corrisponde esattamente a quello dei passeggeri che viaggiavano sui treni straordinari approntati da Trenitalia per facilitare il ritorno degli elettori nei comuni di residenza. Vince l’Unione, e tutti i leader, schierati nello studio di Porta a porta, promettono di sostenere lealmente Romano Prodi. Manca solo il futuro premier, legato e imbavagliato nella stiva di una nave appena salpata per la Patagonia. In Sicilia vince Rita Borsellino, anche se la Margherita continua a sostenere che la vittoria dell’Unione sarebbe stata più netta candidando Bernardo Provenzano. Cinema, a Cannes, dov’è in concorso con il suo “Caimano”, Nanni Moretti viene contestato pubblicamente da Fassino e D’Alema: “Con registi così non vinceremo mai”.
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