Passo Forchia

Domenica pomeriggio non è il momento migliore per avventurarsi sulle strade affollate dal traffico turistico ed allora punto in alto.

Mi è giunta voce che è stata sistemata la strada che, partendo da Lateis arriva sino al Passo della Forchia (o della Forcella)che collega la conca di Sauris a Ovaro. Il versante opposto è già censito sul sito con il toponimo di Passo della Forcella. Decido quindi di andare a verificare di persona. La parte iniziale è la stessa per Casera Pieltinis quindi, molto brevemente, dal Lago di Sauris (1.000mt. slm) bivio a destra per Lateis e si sale per 4km al 10% di pendenza media sino a Forcella Frumeibn. Ancora 400 mt. di asfalto in leggera discesa sino ad una fonte freschissima e poi fine dell'asfalto ma nessun problema per le BDC (consigliati copertoncini da 25mm belli gonfi), ancora un breve tratto di discesa nel bosco e poi piacevole tratto pianeggiante i mezzo ai prati (Hinterolbe). Dopo l'attraversamento del rio Temberle (a sinistra bivio per Sauris Sotto con il primo tratto di salita asfaltato quindi strada bianca non sempre in perfette condizioni ma comunque fattibile) rincominciano l'asfalto e la salita. Il successivo guado del rio Pieltinis potrebbe essere difficoltoso in caso di pioggia recente ma in qualche modo si riesce a passare. La salita è dura ma regolare, si lascia a sinistra il bivio per Casera Pieltinis e si continua a salire per pascoli erbosi affollati da mucche e pecore.Dopo un breve tratto di recupero in occasione dell'ennesimo bivio a sin. per Malga Novarzutta ci aspetta l'ultimo tratto di salita che dopo un tratto ripidissimo sopra Malga Palazzo diviene un poco più amichevole sino alla fine di un boschetto dove termina definitivamente. Siamo intorno ai 1.700 mt. ed abbiamo fatto circa 6 km da Frumeibn, finisce l'asfalto e ci aspettano 6km eccezionali che non hanno nulla da invidiare al tratto pianeggiante della Panoramica delle Vette (M.te Crostis). Dopo un paio di km si oltrepassa Malga Losa sempre circondati da placide mucche e da un silenzio assordante. Breve salitella prima di una ripida discesa per Malga Forchia prima dell'ultimo tratto di salita. Al passo (1.825 mt.) vi saranno al massimo 10° e tutto è avvolto in una fitta nebbia. La strada è interrotta in quanto i lavori di sistemazione sembrano intervenire anche sul versante di Ovaro. Il cartello di cantiere riporta come data fine lavori il 14 novembre, dopo tale data sarebbe interessante effettuare un sopralluogo per capire la percorribilità di quel versante.
Il fondo è "bianco" ma, essendo appena stato sistemato, è perfetto, inoltre i tratti più ripidi sono cementati. Attenzione solo alle canaline di scolo dell'acqua che a volte sono eccessivamente larghe e non perfettamente in linea col piano stradale.

Se qualcuno mi dice come fare posso provare a inserire il grafico sul sito.

Ottimo. Bella notizia. Credo che per la pubblicazione del profilo altimetrico devi inviarlo (oppure inviare i dati) al webmaster, Livio Marzoli. Provvede poi lui alla catalogazione e alla pubblicazione.

Ieri pomeriggio pedalata di scarico dopo la sky race di Forni: niente di meglio che andare a vedere come vanno le cose a Passo Forchia.
Prima buona notizia hanno sistemato le canaline di scolo dell'acqua inserendovi delle larghe e robuste travi, in secondo luogo due simpatici vecchietti che erano appena risaliti in auto da Ovaro percorrendo la mitica "Stentaria" mi hanno riferito che la stanno sistemando più o meno come il tratto da me percorso.
Infine un avvertimento: in caso di temporale non avventuratevi sui tratti cementati. Nell'ultimo tratto prima del Passo ho visto un pezzo di cemento tutto sbriciolato e ho pensato ad uno sfondamento da parte di un mezzo troppo pesante. Nient'affatto: è stato un fulmine attirato dalla rete metallica che mettono come sottofondo alla gettata di cemento.

oldscat, 28/08/2012 11.04:

---

Nient'affatto: è stato un fulmine attirato dalla rete metallica che mettono come sottofondo alla gettata di cemento.

---

Addirittura?!?!
Ma quella piccola grata ha così tanta forza, specie sotto uno strato di cemento? Non è che il fulmine era comunque già "in zona"?
In ogni caso... che pùra!!

Giorgio