il signor jannaccienzo a Villa Arconati (Bollate)

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ro-mario
00sabato 2 luglio 2005 15:55
provate a immaginare un concerto di Jannacci dove il nostro si ricorda TUTTE le parole delle canzoni...

okkey: vi ho chiesto troppo.
però è successo l'altra sera.
E già questo sarebbe un evento eccezionale.

Poi, c'è da dire che il concerto a Villa Arconati, a cui ho assistito con l'ottima compagnia di Cricchì e Rob (ma abbiamo incontrato anche il Barillari e la sua dolce metà) è stato davvero qualcosa di sensazionale (e le zanzare non sono state particolarmente cattive con noi, per fortuna!).

purtroppo, in questo momento il tempo è tiranno. Quindi, vi racconterò tutto un'altra volta....
MissElaiza
00domenica 3 luglio 2005 23:11
già già
quel che mi dici e che cristina conferma ma fa sempre più pensare che a viareggio non ci sarò... dato che avrò jannacci in concerto a 100 metri da casa

e poi mi rendo conto di partire un po' prevenuta nei confronti del festival quest'anno... e non ho nessuna voglia di ingastrirmi un'altra volta su un evento dell'associazione

sottoscrivo quello che diceva qb qualche giorno fa, che il teatro canzone rimanga quello che è stato, e basta

mi sarebbe piaciuto sentire bob messini, che mi piace, ma sono certa che dopo il gran trampolino che costituirà il festival per la sua carriera avrò modo di ascoltarlo altrove sicuramente [SM=g27828]

[SM=g27822]
KUBIK
00lunedì 4 luglio 2005 08:38
TC
In effetti quello che intendo è che il TC è stata diciamo così un'invenzione dei signori GL per far esprimere al meglio le immani doti di GG che, essendo di grosso livello in recitazione, canto e quant'altro, ha trovato in quel particolare modo di fare spettacolo la sua dimensione migliore e completa.
Morto GG, il TC non è mica un suo figlio orfanello da mantenere fino alla maggiore età, non è un qualcosa da conservare e tramandare, è un genere del tutto particolare al servizio del talento di qualcuno del tutto particolare, quindi non esiste di per se', e non c'è, a mio avviso, la necessità di trovare qualcuno (e non voglio neanche nominare la parola erede che mi ha veramente scassato le palle) da buttare nel TC: è l'artista che interpreta (quando addirittura non crea) il genere, mica il contrario.
"FA QUEL CHE TE SA" usa dire un mio amico, se poi quel che te fa sarà TC, allora va bene, ma non è possibile cercare di buttare la famosa coppia KIKKE&SSIA in una struttura a dispetto dei santi...o magari si può anche fare...si può fare tutto e pure il suo contrario, ma il crederci è un optional al servizio di chi ascolta...se ascolta.
qb
ro-mario
00lunedì 4 luglio 2005 10:37
Re: già già

Scritto da: MissElaiza 03/07/2005 23.11
quel che mi dici e che cristina conferma ma fa sempre più pensare che a viareggio non ci sarò... dato che avrò jannacci in concerto a 100 metri da casa



io, invece, fossi in te verrei a Viareggio... visto che in una settimana la distanza del concerto di Jannacci da casa tua è raddoppiata (non erano cinquanta metri, l'ultima volta?): chissà dove finirà a farlo, il concerto del 23....

p.s.: giusto per ribadire l'ovvio... quoto completamente anche qb
ro-mario
00lunedì 4 luglio 2005 13:46
dunque...
cheddire?
ha iniziato con alcune delle canzoni in milanese recentemente reincise sull'album live. Dietro c'era un teloncino con i sottotitoli (e Jannacci s'è scusato perché voleva un telone più grande per fare i sottotitoli (ma in questo caso non dovrebbero chiamarsi così, visto che non stanno sotto niente... vabbè: l'importante è che abbiate capito) come Lucas in Guerre Stellari...
Per un basin, Ma mi, sei minuti all'alba... una dietro l'altra. Poi Lettera, solo al pianoforte, ma senza improvvisazioni.
Poi il racconto di quando gli son caduti i bonghi mentre accompagnava Gaber e la Monti a Genova, con Gaber che si gira e lo guarda incazzato: "cos'hai fatto?". E lui: "ho fatto cadere i bonghi"... Con Gaber che s'incazza e lui che gli dice che, se non fosse perché lui aveva fatto cadere i bonghi, la gente non avrebbe mai riso per una canzone che si chiamava "30 pillole". E poi a dire della grande amicizia che lo legava a Gaber nonostante due caratteri completamente diversi. Ed a dedicare una canzone ad un uomo "che, se avesse voluto, sarebbe ancora qui"... La canzone era "l'uomo a metà", la dedica era a Giorgio e... da accapponare la pelle! un'interpretazione fantastica, col cuore, di quella che credo sia la migliore canzone italiana degli ultimi anni. Quando sono riuscito a staccare gli occhi dal palco ho visto il Rob in trance...
Poi "la fotografia", con il racconto di come fu vista quella volta la sua partecipazione a Sanremo: "il paolino era piccolo... e allora sono andato a Sanremo. E in mezzo a tutta quella gente che cantava cuore amore cuore c'ero io e qualcuno mi fa: ma sei proprio sicuro di voler cantare questa roba qui?".
I bis iniziano con "el purtava i scarp del tennis". Ma Jannacci viene richiamato sul palco e racconta di una volta in cui gli si è allagata la casa: "arriva un tipo con la tuta che mi sembrava qualcos'altro, e gli ho chiesto: ma lei è proprio sicuro di essere un idraulico? e lui mi fa: "certo! guardi la targhetta! guardi la targhetta! guardi la targhetta!...". Insomma, io son lì con l'acqua fino al torace e lui mi chiede se ho in casa una chiave del 12. "ma scusi? l'idraulico sono io o lei? e allora, non si porta gli attrezzi in giro quando va a lavorare? Perché io, se vado a fare un concerto, me la porto dietro la chitarra...". Comunque, trova la chiave, gira un tubo, un altro, un altro ancora e mi fa: "sono ventiduemila euro!". Ma io non ce li ho mica, ventiduemila euro! E lui: "non ce li avevo neanch'io, quando facevo il cardiochirurgo". Poi gli guardo la targhetta e leggo "fininvest". No, tutto per dire che c'è un sacco di gente, adesso, che deve adeguarsi al lavoro che trova. Come quel tipo, che faceva il palo nella banda dell'ortica..."
Ed inizia una versione trascinante di "faceva il palo". Grandissimo finale con "Bartali", che permette, al solito, anche gli assoli della band, inizia con Enzo ed il figlio che suonano il pianoforte a quattro mani e finisce con il pubblico in piedi ad applaudire.
Due ore e un quarto di concerto.
Non per rinfocolare vecchie polemike... ma il biglietto costava 23 euro.........
MissElaiza
00lunedì 25 luglio 2005 23:25
grande jannacci
e se è da un po' che si ricorda le parole delle canzoni, che batte a segno, che quando parla per quanto surreali dice delle cose comprensibili... forse si è rimesso in sesto [SM=g27823]

gran bel concerto in una delle piazze più belle di bologna,
molte delle canzoni milanesi dell'album milano 3.6.2005
oltre a quelle dette da mario
el me indiriss
ohè sun chì
andava a Rogoredo

e ho visto un re alla fine

purtroppo non ricordo gli intermezzi e le battute, se non che fra i vari personaggi che angariano il contadino di "ho visto un re", il ricco, il re, l'imperatore, il cardinale.. c'era anche Ciampi.. che "firma, firma sempre!"

gran bel concerto [SM=g27835]
tutti molto bravi, anche quando hanno continuato a suonare impassibili mentre un ubriaco è salito sul palco e il servizio d'ordine ci ha messo del bello e del buono per trascinarlo via... [SM=g27819]

purtroppo non ha fatto l'uomo a metà, si vede che l'omaggio a gaber l'ha pensato solo per milano... e invece l'avremmo apprezzato anche noi [SM=g27837]


[SM=g27822]

[Modificato da MissElaiza 25/07/2005 23.27]

ro-mario
00martedì 26 luglio 2005 08:38
le canzoni in milanese che cita Lisa le aveva cantate anche a Milano. Ho visto un re, invece, no (ma mi tengo ben stretta "l'uomo a metà").
CiAo!
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