Akragas - Savoia vista dal tifoso Paolini
"E' stata una settimana intensa, quella appena trascorsa, in attesa di questa ennesima battaglia delle Termopili, tra Akragantini e oplontini. Intensa per l'emozione che suscita una partita di grande attesa, per l'enorme afflusso di spettatori, per l'evento in sè.
Diversamente è stata anche un pò patetica. Commenti filmati, dichiarazioni e posts sui forum e su facebook sono stati disarmanti, da far cadere le braccia. Se il Nostro Paese è diventato questo, individui che scrivono e dicono quello che vogliono, allora siamo messi proprio male. Forse qualcuno immagina che dopo gli attuali scriteriati della Seconda Repubblica toccherà a loro, i cialtroni, fare e disfare i fatti del mondo, con la violenza o con un malinteso senso del rispetto. A questi poveri illusi, a questi rappresentanti della Grande Bruttezza, per dirla con Paolo Sorrentino, a questa gente senza il senso della misura non si può che rivolgere solo tutta la nostra indifferenza.
E poi finalmente è andata in onda la partita. In mattinata c'era una atmosfera piovosa, ma l'aria era sciroccale, era la nostra brezza e non ci avrebbe fermato. E poi con il biglietto in tasca da due settimane, volevo proprio vedere chi ci rinunciava. Nel pomeriggio era prevista la schiarita, la luce sull'Esseneto. Uno spettacolo da non perdere. Avanti !
Alle 9.00 sono già fuori. Giù, nel parcheggio di casa, ci trovo già 4 confratelli rigorosamente con la sciarpa biancoazzurra. Cacchio, ma dove andate alla 9.00 ? Rifinitura cartelloni e striscioni. Buon lavoro, ragazzi ! Al Bar Manzoni una ventina di Nostri Ultras stazionano sul territorio, tutti rigorosamente con la sciarpa. Ma io mi dirigo subito dentro il terreno di gioco. Manco a dirlo dentro c'è Ciccio Nobile alle prese con non so che cosa. arrivo fin sotto la Curva Sud e segno il solito rigore virtuale, Maiellaro da una parte e palla dall'altra, rigorista nato. A destra e a sinistra la Gradinata e le Tribune vuote. Rimarrei lì dentro per tutta la giornata per esorcizzare il terreno da gioco, ma piove. Si scivola dove non c'è l'erba, il resto è ok. Si gioca tranquillamente, me ne posso andare. Intanto, dentro gli spogliatoi c'è un sacco di gente, alle 9.10 ! A mezzogiorno arriva puntuale la schiarita, previsioni meteo puntuali e precise.
C'è forse da chiarire che questa partita, come tutte le altre partite, l'abbiamo giocata per Noi. Questa o quell'altra squadra per Noi non conta. Conta solo il Nostro Blasone, le centinaia di migliaia di nostri Tifosi sparsi in tutto il mondo, riuniti per sempre da quella meravigliosa invenzione che è il Web. Sono tornati da dovunque, ma proprio da tutto il Mondo, da tutte le sedi universitarie, da tutta la Provincia e, in parte, da tutta la Regione. Se non si era ancora inteso, Solo l' Akragas ha questa capacità totalizzante. L'avevamo visto con la Cavese e l'abbiamo visto con la partita di oggi. Di altre prove non ne abbiamo bisogno e rammento che non siamo in serie B, ma prima eravamo in Eccellenza e oggi siamo solo in Quarta serie. Migliaia e migliaia di tifosi paganti e passionali, tutti uniti dai medesimi ricordi, lo sterrato, il Bulova Accutron, la Via Manzoni... Una squadra, quella dell' Akragas, che incarna, al contempo, la sua memoria storica e le vicissitudini della Città odierna. Perché pur in questo momento così difficile, quando tutto appare una marciopoli, alcune migliaia di persone scelgono di pagarsi la Passione, l'Unità in un coro, un pomeriggio insieme in un Tempio del calcio siciliano. E' la vittoria di ciò in cui si crede veramente, quella che si chiama Fede, un crederci senza se e senza ma.
Gli alfieri di questo fervore sono un gruppo di giocatori di grandi speranze e di altri ancora che la loro carriera l'hanno già fatta, ma che ad Agrigento hanno riscoperto il piacere di giocare al pallone. Non sono solo pedatori, ma anche protagonisti della Città. Visitano un grande vecchio della tifoseria akragantina, nella sua casa, al centro storico; si recano alla Mensa della Solidarietà durante le feste di Natale; sono sempre disponibili con la stampa; partecipano a tutte le trasmissioni televisive; leggono i posts del nostro sito facebook e del nostro forum. Sono guidati da un furbacchione che ha grandi aspirazioni, quello che ci voleva per Noi e Tutti Noi vogliamo fare molta strada insieme a Lui. Se l'Akragas Calcio ha una dimensione nazionale lo dobbiamo a Loro, ma se Loro faranno nel futuro tanta altra strada un pò di merito devono riconoscercelo. Stanno sempre sul web, i loro nomi, nel bene e nel male, nei filmati delle partite, nel documentario, nei nostri scritti, nelle trasmissioni televisive. C'è forse un altro club di quarta serie che assicura questa visibilità ? Per non dire che al loro allenamento è venuto pure il Quasi Capo del Governo. A qualcuno quella visita è girata storta, ma dove pensate che avrebbe dovuto fare quella visita uno che è nato ad Agrigento, a Battipaglia o a Metaponto o a Montalto Uffugo ?
Un gruppo di giocatori con tasso tecnico pari a quello politico. Nel senso che nella serata del sabato, quelli che sono arrivati da lontano hanno voluto rivedere i vecchi compagni di scuola, i vecchi amici del quartiere, della via, dei salesiani. Bar e ristoranti pieni di gente che rideva e si abbracciava, ma dov'eri finito ? sei invecchiato, ma non troppo ! Solo l'Akragas ci poteva far rivedere, ora sa quannu sinni parla, ti ricordi quannu iucamu cu Bari e cu u Messina, minchia di burdellu ! E dire che tra qualche settimana ho gli esami di anatomia, invece di studiare me ne ritorno ad Agrigento per l'Akragas, un pazzo sono un pazzo !
Questa partita è tutta Nostra e di nessun altro. Non abbiamo bisogno di nessuno per riscoprire la nostra gente, il nostro passato, ma anche i tanti giovanissimi che sono venuti allo Stadio, già si vedono con le loro faccette sul sociali, gridano "io ci sarò, porto la sciarpa, ho già comprato il biglietto" . Ragazzi, vi siete fregati con le vostre stesse mani, ne avete per cinquant'anni e fors'anche di più, ve lo auguro, è sempre un piacere, da giovani e da anziani, ve lo posso assicurare, anzi è sempre un vero e proprio delirio.
Strade chiuse attorno alla Stadio. Una folla enorme all'entrata delle tribune. Ma un appunto lo vorrei fare.
Gli abbonati, per amore della squadra, pagano la partita due volte. Forse è lecito pretendere che qualcuno tuteli il nostro posto e non farcelo tutelare da soli. Sarebbe bastato un comunicato più rigido, un filo di plastica biancorosso e qualcuno della sicurezza. Francamente trovare al proprio posto uno che viene ogni vent'anni allo stadio e ti guarda male come a dirti ma che vuoi non ce lo meritiamo proprio. Soprattutto se paghiamo la partita due volte e se alcuni continuano ad entrare gratis in quanto pseudo autorità.
La partita ? Il solito zero a zero delle grandi occasioni. Noi abbiamo mancato almeno quattro palle goals, soprattutto per merito di Arena, oggi davvero gigantesco. Il Savoia ? Si sono salvati grazie a quell'acrobata di portiere che si ritrovano, ma non si è capito bene se Scarpa e Tiscione giocassero.
Comunque una buona Akragas. Bella giornata davvero !"
Paolini.
Copiato da "l'Altra Agrigento on line"
Grande Paolini come sempre!
Forza Akragas ieri, oggi, domani e per sempre!