| | | OFFLINE | Post: 267 | Registrato il: 17/03/2006 | Sesso: Maschile | MAGGIORE | |
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Con due straordinari palloni di Arena, all'indirizzo dell'estro di predatorio di Assenzio e di Saraniti, siamo riusciti a piegare una squadra come l'Agropoli, bella da vedere ma lenta e prevedibile. O forse siamo la Bestia Nera dell'Agropoli e non sarebbe male in vista degli spareggi, sempre se li facciamo, posto che i Nostri sanno prendere le misure di questa squadra e non li fanno scalpitare più di tanto. Eppure ci hanno tenuti lì, piantati sullo zero a zero per tutto il primo tempo ed anzi in questa fase di gioco siamo stati per buona parte a soffrire i loro portatori di palla, buoni a costruire ragnatele di gioco, ma non occasioni da goals. Dopo aver sbagliato le solite quattro o cinque buone occasioni, siamo stati graziati dal loro erculeo Tarallo e sin alla fine del primo tempo hanno preso in mano le redini del gioco e noi abbiamo dovuto pazientemente aspettare che il tempo finisse per interrompere il loro tikitaka. Segno che ancora non siamo del tutto guariti, ma siamo certamente vivi e vegeti. La presenza in campo di un giocatore esperto e sicuro come Astarita ci ha dato quel contraccolpo psicologico da tutti sperato. Maggiore sicurezza e spietatezza sugli avanti campani che, se si eccettua in una sola occasione, non hanno creato il benchè minimo pericolo. Resta l'interrogativo, a cui non potremo mai dare una risposta, se con il velocissimo Parisi, oggi capace di ottime ripartenze e con Astarita in campo, De Rosa avrebbe fatto tutto quello sfacelo di cui è stato capace. Non lo sapremo mai ma qualche dubbio l'abbiamo e non possiamo che rimanere tuttora arrabbiati e sgomenti, soprattutto dopo la sonora sconfitta interna della Cavese con quell'Hinterreggio, squadra che tutto è tranne un fulmine di guerra. Peccato.
Ancora di straordinariamente positivo c'è che la squadra si è riconciliata con il pubblico akragantino, ammesso che ce ne fossimo mai dissociati. Al loro ingresso, uno scrosciante applauso ha accolto la squadra e, in particolare, il portiere Valenti che, mentre correva verso il centro del campo, applaudiva tutto il pubblico per salutarlo e scusarsi ancora una volta. Mi pare la degna conclusione di una vicenda che ci ha torturato per l'intera settimana. Aggiungerei che non c'era uno che si lamentava di questo atteggiamento perdonista e comprensivo nei confronti del giovane Valenti. Tutti d'accordo ad accoglierlo a braccia aperte e dunque tutti d'accordo con la posizione assunta dalla Società. Mi pare che come al solito abbiamo dimostrato di essere un grande pubblico, sapiente e maturo, consapevoli che un atteggiamento diverso avrebbe potuto avere conseguenze anche sulle future decisioni del gruppo societario e, in genere, sul cammino della Nostra squadra. Credo che ce ne sia davvero di che rallegrarsene.
Dicevo che ancora non siamo del tutto guariti. Anche perché con sommo dolore osserviamo Vindigni, Bonaffini e Pellegrino, il Capitano perfino stampellato, che attraversano il campo durante il riscaldamento dei compagni e, costernati e vinti, si accomodano in Tribuna, che non è proprio il loro posto. Lo stesso Assenzio, oggi in goal con un prodigioso colpo di testa a mezz'aria, un goal dei suoi, non versa nella condizione che gli si addice e alla quale ci aveva beatamente abituati. Per fortuna abbiamo recuperato uno strepitoso ed esplosivo Savanarola che si è messo a fare Bonaffini e Pellegrino insieme e risulta utile per ogni azione e ripartenza verso la rete avversaria. Di nuovo in ottima forma appaiono Parisi e De Rossi, velocissimi e tosti sulla fascia. E per il vero Parisi si insinua anche verso il centro del campo avversario, a riprova che si sente molto bene e che è in grado di dare molto. Sebbene colto più volte in flagrante fuorigioco, Saraniti è stato il solito combattente di cui non possiamo fare a meno. In tribuna qualcuno gridava al vicino Mister Rigoli di sostituirlo per alcuni errori sotto rete, ma è stato immediatamente smentito dal suo goal, peraltro segnato scegliendo la manovra più difficile. Io l'avrei tirata a volo ma avrei rischiato di buttarla a meta, Lui l'ha tirata di fino. Ha avuto ragione Lui, per nostra fortuna.
Il buon Mister Rigoli ha visto quasi tutta la partita con Noi. Gli arbitri, per nascondere la loro insipienza rispetto ad errori marchiani, diventano estremamente obiettivi quando il Tecnico supera di qualche centimetro la c.d. Area Tecnica all'interno della quale possono muoversi liberamente. Il segnalino, come viene chiamato da alcuni di Noi, ha richiamato l'arbitro e ha fatto accomodare Mister Rigoli in Tribuna. Lo stesso segnalino è stato severamente redarguito da alcuni tranquillissimi padri di famiglia, nell'occasione convertitisi in abili scavalcatori della ringhiera con annessi Militi dell'Arma dei Carabinieri che cercavano di farli scendere, sotto lo sguardo, invero tiepido, di un giovane Tenente.
Dopo i due goals, l'Agropoli, seguita da ben cinque Dirigenti e venti tifosi, molto distinti entrambi e molto perbene anche i medesimi giocatori, si sono assopiti e ci hanno fatto fare una bella figura finale, nel senso che giravamo la palla come volevamo e loro a rincorrerci. Al termine applausi per Tutti, grandi sospiri di sollievo da parte Nostra e da parte, immagino di Pino Rigoli. Alle terze e alle quarte è andata male e quindi è il caso di dire che oggi siamo ritornati quello che siamo senza alcuna smentita e cioè la vera Seconda di questo Campionato e non è poco. Tutti a Gioia Tauro !
Forza Akragas, sempre e comunque ! Paolini. |