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Licata - Akragas 27^ giornata serie D 2013 - 14

Ultimo Aggiornamento: 17/03/2014 13:21
10/03/2014 22:53
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SOLDATO SEMPLICE
Domenica finalmente derby, al Dino Liotta il tecnico Tarcisio Catanese cercherà di fare uno sgambetto alla più titolata Akragas. Tutto l'ambiente è caricato e pronto per l'evento, noi ancora combattiamo contro una curva che sta rimando al contrario, per il resto i biancazzurri dovranno lottare fino alla fine e portare in casa l'intera posta in palio senza ma è senza sé !!!! AKRAGAS1970
14/03/2014 22:44
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SOLDATO SEMPLICE
Licata akragas
Aldo Perricone, il capitano nonché difensore del Licata, ai microfoni di gol Sicilia ha dichiarato "vogliamo fare nostro il derby ". Sicuramente il Licata conta molto su questa partita per salvare quantomeno la stagione che ormai li vede scivolare in eccellenza. Partita dura ma l' Akragas deve vincere senza discutere. AKRAGAS SEMPRE !!!!!!

17/03/2014 07:26
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CAPITANO
Espugnato il Liotta
LICATA: Ingrassia, Franchina, Veronese, Cassaro, Perricone, Provenzano, Dalì, Trofo, Pitarresi, Albeggiano, Floridia. In panchina: Morello, La Cognata, Musumeci, Faraci, Pensabene, D’Amico, Manuguerra, Bruno e Asta. All. Catanese

AKRAGAS: Valenti, Parisi, Paladino, Aprile, Vindigni, Chiavaro, Assenzio, Giuffrida, Saraniti, Daniele Arena, Nicola Arena. A disposizione: Zelletta, Ferrante, Caci, Fontana, Astarita, Addamo, Leanza, Nassi, Vitale.

ARBITRO: Luca Capasso di Firenze

RETI: 21° Assenzio, 32° Nicola Arena (r) , 66° Saraniti.

AMMONITI: Veronese e Cassaro per il Licata e Assenzio e Aprile per l’Akragas.
NOTE: Spettatori circa 300. Trasferta vietata ai supporters akragantina per disposizione della Prefettura di Agrigento.
Copiato da Agrigento Sport

Vittoria netta dell'Akragas che ha giocato una buona partita, eroe della giornata ancora una volta il Genio.
Cresce lo stato di forma della squadra e dei singoli giocatori, inoltre si avvicina sempre di più il ritorno del Capitano.
Forza Akragas ieri, oggi, domani e per sempre!
17/03/2014 13:21
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Post: 269
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MAGGIORE
Temevamo questa partita forse memori di quella che chiamano tradizione per via dei risultati riportati nei derby di tutti questi anni giocati in terra gialloblu.

La temevamo anche per le modeste prestazioni offerte dalla Nostra fuori dalle mura amiche nelle ultime tre settimane, sol che il calcio è tutto fuorché una statistica o un precedente. Il calcio è fatto di episodi e di momenti, tutti diversi tra loro, partita dopo partita, stagione dopo stagione.

E questa, decisamente, non è la stagione gialloblu. Ce lo aveva predetto sin dall'inizio il buon Maurizio Capraro, all'apertura della sua telecronaca. L'arbitro è quello della nostra ultima vittoria fuori dal terreno amico, in quel di Rende. Praticamente una pietra tombale sulle residue speranze del Licata.

Ma il Licata inizia alla grande. In uno Stadio semivuoto e deluso, i primi trenta minuti ci fanno soffrire. I trecento spettatori si ringalluzziscono e confidano nei precedenti, pur sconvolti dall'ultimo posto in classifica. Alla radio si sentono le loro voci arrabbiate e disperate, abbarbicati ai numeri derelitti della loro squadra che ancora non hanno pronunciato la matematica retrocessione nell'inferno dell'Eccellenza.

Ma sono solo trenta minuti. Poi sale in cattedra Lui, sempre Lui, Nicola Arena. Entra in area e salta ben due difensori, il suo pallone taglia l'area avversaria, il velo di Saraniti e micidiale, potente, imparabile diagonale di Assenzio verso la rete dell'incolpevole portierone Ingrassia.

Il gelo cala sul Liotta. Alcuni pensano che era meglio restare a casa, piuttosto che vedere la rovina della propria squadra, proprio al cospetto dell'Akragas calcio, l'eterna nemica, la seconda in classifica, la squadra che ha conteso il primato al Savoia, la capolista indiscussa del Campionato.

Ma purtroppo per loro non finisce qui. Il Genio è scatenato. Dribbla tutto e tutti. Gli manca solo di dribblare il corso del fiume Salso e la Banca Popolare Sant'Angelo. Un difensore, tale Veronese, piuttosto nervoso quest'oggi, ammonito nel corso della partita, stringe il pallone tra le mani, nella sua area di rigore. E' rigore e il famoso arbitro di quel di Rende corre velocemente verso il cerchietto della massima punizione, non ha dubbi, solo certezze.

Sul pallone va Nicola Arena, e chi se non Lui ! Ma è ancora il momento di stare male. Qualche settimana fa, a Gioia Tauro, l'aveva buttata alle ortiche, all'ottava fila dei 400 metri piani. Ma gli errori di Nicola Arena sono l'eccezione, le giocate eccezionali sono la normalità ed oggi è il giorno della normalità. Ed anche il giorno del 13° goal del Genio.

Il pallone entra e sul 2 a 0 cala il gelo artico sullo splendido pomeriggio primaverile della balneare Licata. Alcuni pensano che era meglio trascorrerlo al Lido Mollarella, sulle dune sabbiose, calde e confortanti. Ora qui tira un vento gelido e il primo tempo sta per concludersi, mentre si avvicina a marce forzate l'inferno dell'Eccellenza ...

Nell'intervallo si sentono le rassicuranti dichiarazioni dei Dirigenti dell'Akragas Calcio. Si parla ancora di ripescaggio e di Lega Pro, in casa dell'impiccato, dei ripescati in Eccellenza. E daiiiiiiiiiiiii, mettete la musica e magari anche qualche spot pubblicitario, ma non parlate di Lega Pro a Licata.

Nel secondo tempo la musica sembra cambiare, ma Valenti si mette a smanacciare la palla al di fuori della sua rete. E' la fine della partita, di una agonia e l'apoteosi per Noi. I Nostri riprendono coraggio e cominciano a giocare la palla, la nascondono e Saraniti è là in agguato per il suo 15° goal stagionale, il vero ed autentico capocannoniere del girone I della serie D nazionale.

Si inerpica nell'atmosfera, come solo Lui sa fare, supera nel Cielo il suo pur valoroso marcatore e sigla la terza rete per il Trionfo finale.

Nel pomeriggio torniamo a casa presto, freschi di una straordinaria quanto meritata ed inaspettata vittoria. Ad Agrigento suonano e ballano, allegri e spensierati, i Gruppi di tutto il Mondo, nel segno dell'Amicizia e della fraternità. La temperatura è tiepida e le famiglie passeggiano tranquille e sorridenti al Lungomare sanleonino. L'Agrigento, quella del basket, in serata sarà ad un passo dalla serie A.

Che dire, ringrazio ancora una volta il Buon Dio e San Calò di essere nato ad Agrigento e di essere tifoso dell'Akragas Calcio, a squatra cchiù beddra du munnu !

Ci rivediamo tra vent'anni, ma francamente spero ancor di più. Spero mai più !

Paolini.

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