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Akragas-Agropoli. 2° turno play off 2013-14, finale girone I

Ultimo Aggiornamento: 14/05/2014 23:10
12/05/2014 11:01
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CAPITANO
In bocca al lupo Gigante!
Si disputerà mercoledì 14 maggio ore 15:00 la seconda gara dei play off che vedrà confrontarsi l'Akragas e l'Agropoli.
Partita difficile tra due squadre che giocano il migliore calcio della serie D girone I e non solo.
Tra i campani militano giocatori molto forti tra i quali Tarallo, Ragosta, Platone e D'Avanzo.
L'Akragas si presenterà in buona condizione, molto probabile il rientro del Genio.
Forza Akragas ieri, oggi, domani e per sempre!
14/05/2014 23:10
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MAGGIORE
Se qualcuno aveva pensato che questo spareggio sarebbe stato vibrante ed emozionante, ebbene ci aveva azzeccato pienamente. L'Agropoli, dopo aver riportato ben due sconfitte contro i Nostri colori nella stagione regolare, è tornato ad Agrigento per far sua la partita e ce l'ha messa tutta per darci un sommo dispiacere.

Si sono schierati sin dall'inizio con una difesa altissima ed esasperando la tattica del fuorigioco. Diciamolo francamente, per tutto il corso del primo tempo non ci abbiamo capito un bel nulla e siamo andati ad infrangerci per ben 45 minuti sugli aitanti difensori avversari.. La partita è comunque trascorsa abbastanza tranquillamente anche perché l'Agropoli, piuttosto che servire i calci d'angolo per la testa del ciclopico Tarallo, adottava belle giocate esterne, una assoluta novità strategica per questo spareggio, che tuttavia non impensierivano minimamente la nostra solida difesa. Per il vero, inizialmente, il nostro De Rossi ha sofferto l'intraprendenza del sempreverde Ragosta, ma poi, con il passare dei minuti, gli ha preso le misure e qualche soddisfazione il nostro giovanotto se l'è pure presa, quando finanche ripartiva a spron battuto seminando il terrore tra gli interni campani.
E così ha continuato a fare anche quando deve aver rimediato una brutta botta al piede, ma con encomiabile amor per i propri colori ha continuato a randellare su Ragosta fino a quando l'esperto esterno avversario ha ammainato la bandiera e, con lui, sotto i colpi violenti dei Nostri, tutto l'Agropoli.
Il primo tempo non è stato un bel vedere, troppo ringhiosi e freschi i nostri avversari sugli avanti biancazzurri. Eppure anche nel primo tempo abbiamo avuto straordinarie chances di passare in vantaggio su imperiose ripartenze dei Nostri, ma all'atto di lanciare il pallone finale per l'afflizione campana siamo stati poco lucidi e sorprendentemente imprecisi.
Per nostra somma fortuna, le partite si giocano in due tempi e nel secondo, grazie ad una dormita di qualche nostro difensore, l'Agropoli è passato fortunosamente in vantaggio senza alcun demerito. Questo lo dico a ragione ben veduta perchè nei primi cinque minuti del secondo tempo ci siamo mangiati tutti i goals che potevamo mangiarci, nel senso che dopo cinque minuti potevamo già vincere almeno tre a zero. Tanto arrembanti eravamo di nuovo che l'Agropoli era tornato sulla Terra, ma uno zampino, per rallegrare il pomeriggio, doveva pure starci, perchè contrariamente che spareggio è. Ed infatti su un innocuo corner, regalato da un debole contrasto di Arena, il campano appostato sulla linea dell'area di rigore, in giravolta a mezz'aria ci ha impallinati ed ha fatto strabuzzare gli occhi a tutto il popolo Akragantino.
Giunti a quel punto non ce ne fregava più niente delle lampadine e delle gocce della tettoia perchè con quel risultato potevamo restare come siamo. E siccome Agatino Chiavaro vuole l'impianto di illuminazione della Gemmo così può giocare in serie C, tanto quelli dell'Akragas se lo tengono, mica sono cattivi come quelli del Messina, Agatino Chiavaro, dicevo, ha deciso che quelli dell'Agropoli gli facevano antipatia e conseguentemente ha deciso di rispedirli scontenti in Campania.
Nel frattempo, Mister Rigoli ha finalmente deciso di rimettere a posto la formazione e cioè ha riportato Parisi al suo posto naturale, dove gioca sempre graziosamente meglio e cioè a fare il terzino e a correre come un matto per la fascia, ha rimesso dentro un portentoso Savanarola, anche se Giuffrida è sempre utile e guerriero e per l'Agropoli è finita la partita e le speranze di entrare negli incubi della tifoseria akragantina.
Agatino Chiavaro, ringalluzzito, non ci stava a perdere con quei macchinosi marcantoni dell'Agropoli e allora ha cominciato a spingere come un TGV fino a quando si è finalmente ritrovato a meno di tre metri dal portiere avversario e dalla destra ha lasciato partire il suo bazooka a tipo palla o porta. La palla, violenta e squizzante ( ? ) si è imbattuta in qualche gamba o in qualche piede della area di rigore piccola ed era talmente carica di energia che si è autoimpallinata dentro la porta campana.
L'Esseneto ha subito intuito che i Nostri erano tornati e intanto i Nostri si mangiavano dalla felicità Agatino Chiavaro e le transenne della Curva. In Tribuna si abbracciavano tutti come all'annuncio dell'armistizio ed io non mi facevo abbracciare da nessuno perchè abbracciavo tutti.
A questo punto, anche se l'Agropoli si dimenava in campo con il fare della grande squadra, come a dire ora li riprendiamo, i Nostri si sono ricordati che siamo uno Squadrone ed hanno cominciato a giocare come sanno fare. Ovvio che qualcuno di loro, il solito Assenzio, doveva essere stramazzato all'inizio dell'area di rigore campana e quindi tutti ci siamo messi a richiamare Agatino Chiavaro ai suoi doveri ovvero far passare un meteorite attraverso la barriera corallina avversaria e impallinare per la seconda volta il discreto portiere dell'Agropoli. Agatino non si è fatto pregare più di tanto e il discreto portiere dell'Agropoli non ha fatto in tempo a misurare la velocità e la potenza di una palla che ha visto arrivare in ritardo dopo aver perforato le gambe dei suoi compagni. E sono due.
Infine, quando già l'effetto dell'apoteosi si era impadronito di tutti Noi, ci ha pensato quel folletto di Savanarola a spargere la parola fine sul verde manto erboso del nostro illuminato Esseneto e allora ci siamo riconvinti che questi spareggi saranno una delle più belle storie che tra qualche anno racconteremo ai nostri più giovani tifosi.
Mentre attendiamo di conoscere la nostra avversaria di domenica prossima non ci resta che augurare i più fervidi auguri di pronta guarigione ai due confratelli nell'Akragas che hanno riportato alcune ferite per la caduta di calcinacci in Gradinata. Ogni commento sull'accaduto è superfluo e quindi aspettiamo i Nostri due domenica prossima per tifare con Noi.
Paolini.
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