00 01/03/2013 18:32
Rene Colusso... " CI SENTIVAMO EROI MITOLOGICI..."



L’Akragas nel 1984. In piedi, da sinistra: Chiavaro, Bardelli, Gaudenzi, Colusso, Giudice, Catalano, Quercioli. In ginocchio, da sinistra: De Brasi, Mari, Cracchiolo e Masoni

ha giocato un calcio di seconda e terza fascia per otto club in oltre 14 stagioni, dal Piemonte sino al sud, in Sicilia.
Ed è stato il terreno di gioco in terra battuta dello stadio Esseneto di Agrigento a costituire anche lui un ricordo difficilissimo da dimenticare. “Quando venni ceduto all’Akragas in primo luogo mi incuriosì questo nome greco; l’ambiente, in particolare i tifosi furono un qualcosa di unico, ci sentivamo dei veri e propri eroi mitologici – tiene a precisare -. L’Akragas ottenne una doppia promozione dalla serie D alla serie C1, fece un qualcosa di straordinario. Questa era la formazione che arrivò seconda nel 1983: Ritrovato, Lorenzini, Cracchiolo, Casadei, Rossi, Gaudenzi, Cau, Colusso, Catalano, Catarci e De Brasi. In terza serie rimase due anni guidata prima da Egizio Rubino sostituito da Franco Scoglio, poi da Ramon Lojacono. Questi ultimi due, poverini perché entrambi già morti, pur con il loro carattere difficile tra superstizioni e momenti di superbia e arroganza, soprattutto Scoglio, sapevano comunque arricchirti sotto il profilo umano e dal lato tecnico. Lojacono amava anche raccontare episodi legati anche lui alla sua militanza nell’Alessandria”.
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Adagiata al centro del mediterraneo,
come un’antica ninfa marina nata dalla Bianca spuma di un’onda
sospinta dall’Azzurro del suo mare, Akragas allieta le sue folle
nel Tempio dedicato ad Esseneto.